La Campana - ALPINI SOLBIATE

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La Campana

1983 correva L’Anno Santo straordinario dedicato alla Madonna …

Col passare del tempo i ricordi inevitabilmente tendono a "sbiadire".
La sera del 20 settembre 1983, alle ore 23, le campane del paese suonano a festa per salutare la partenza del nostro pellegrinaggio in Roma che ci vedrà protagonisti nell’incontro storico con Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro durante il quale  il Pontefice benedirà la “Campana del Ricordo”.
Don Angelo, a nome della Comunità, aveva messo a disposizione la campana per posizionarla al Lazzaretto. Ai tempi faceva parte del concerto di campane della Chiesa del Sacro Cuore, di cui una  parte donata a Padre Giovanni Caprioli dai solbiatesi per la sua missione in Brasile.
Dopo aver viaggiato tutta la notte ci incontriamo, presso le tombe vaticane, con Mons.Travia, Elemosiniere di Sua Santità. Dopo una breve sosta alle tombe dei Papi, celebriamo la S. Messa nella Cappella degli Ungheresi.
L’emozione che pervade don Angelo nostro accompagnatore spirituale è immensa: come poteva Lui semplice sacerdote della Curia di Sant’Ambrogio, immaginarsi che un giorno avrebbe celebrato nei pressi delle tombe dei successori di San Pietro?
Rimangono i ricordi di un passaggio fugace nel Museo degli ori vaticani mentre accompagnamo Mons.Travia in sacrestia; una meraviglia tra le meraviglie, un luccichio d’ori mai visto!
L’appuntamento in Piazza San Pietro con il Pontefice e fissato nella mattinata durante le udienze del mercoledi.
L’autobus parcheggia nel piazzale antistante la Sala Nervi; scarichiamo la campana e, messa in spalla, attraversiamo il colonnato di San Pietro, accompagnati dalle guardie svizzere fino ai piedi della gradinata che accede alla Basilica, posto riservato, per accedere alla basilica.
Non è facile descrivere l’emozione da noi vissuta per un' esperienza che viene riservata a pochi fortunati. I famigliari e gli amici degli alpini che ci hanno accompagnato in questa  straordinaria avventura,  si  posizionano nei pressi delle transenne di legno; tra noi alpini e loro ci sono 50 sedie libere, poste per l’occasione che rimangono vuote fino alla fine della cerimonia. Veniamo poi a conoscenza che sono state poste solo ed esclusivamente per noi, ma tale è la solennità del momento e del luogo che non osiamo sederci.
Al termine della S. Messa il Santo Padre, reduce dall’attentato subito nel 1981 a cui è subentrata poi la malattia, nel discorso di saluto ha menzionato la presenza del nostro gruppo ed è poi sceso per la benedizione della campana.

Grand’emozione!! Sinceramente non riesco a descrivere il tumulto di sentimenti e di gioia che ha travagliato il nostro cuore all’avvicinarsi del Santo Padre , lì solo per noi!
Penso di interpretare il pensiero di molti di noi affermando che:
“E’ stato un uomo che ha cambiato il volto della terra. E’ stato un profeta che con tutte le sue forze ha dato sempre segni di pace e di speranza anche nei momenti più difficili.

Le sue battaglie sono state memorabili, sempre a favore dei più deboli, dei sofferenti. Poi, espressivo è stato il suo grande amore verso la Madonna”.










La sua è stata una testimonianza di fede che mai nessuno potrà dimenticare".   
Avvicinandosi si è fermato ad  ascoltare la preghiera da noi scritta, letta dalla signora Pariani, per chiedere la benedizione; dopo un breve colloquio con don Angelo e l’offerta dei doni, il Papa ci ha esortato alla preghiera per la sua salute e per la pace nel mondo, quindi ha benedetto la nostra campana, il gruppo alpini con a capo Annibale Tomasini e i nostri familiari.



Il nostro socio Aldo Tronconi conserva ancora la registrazione della voce del Santo Padre.




Al termine è stato Lui ad invitarci a posare per le foto ricordo delle quali una è stata riprodotta su ceramica e poi collocata sul nuovo campanile al Lazzaretto.



Buona parte dei lettori si chiederanno come abbiamo fatto a ad ottenere questo privilegio.
Ciò è stato possibile grazie all’interessamento della” Zia” Maria Villa di Castellanza, zia dell’allora vice capogruppo.
Una donna che ha fatto della dedizione ai bisognosi lo scopo della sua vita; lei ci ha sempre spronato a compiere quei gesti di solidarietà che distinguono l’attività del gruppo.
Grazie a lei abbiamo potuto varcare e visitare, nel corso dei tre giorni di soggiorno: il Quirinale, Palazzo di Montecitorio, la Nunziatura Apostolica in Italia dove abbiamo celebrato la S.Messa, retta da Mons. Carboni. Non possiamo non ricordare anche quelle suorine che, tutte apprensive e con molta titubanza, hanno posato con noi per le foto ricordo.
Abbiamo inoltre visitato secondo il rito per l’Anno Santo, le Basiliche: Santa Maria, San Giovanni in Laterano con la scala Santa e la Croce di Gerusalemme San Paolo fuori le mura, la Madonna della Rivelazione e Frappa San Paolo.
L’ultimo giorno, il Venerdì 23, con la visita alle catacombe di San Callisto e alle Fosse Ardeatine, termina il nostro soggiorno a Roma.
Durante il viaggio di rientro a Solbiate abbiamo fatto tappa a Orvieto per la visita al Duomo; tutti i partecipanti ricordano ancora oggi il favoloso pranzo e l’ottimo vino degustati in un clima festoso.
A notte fonda arriviamo in paese, ognuno di noi non vede l’ora di poter raccontare l’esperienza meravigliosa vissuta in quei giorni, attestata dalle innumerevoli fotografie che buona parte dei pellegrini gelosamente conserva ancora.
Sabato 24 ci ritroviamo tutti in Chiesa Parrocchiale per il Ringraziamento e l’esposizione alla comunità della campana benedetta.
Riportiamo i testi integrali dei messaggi letti in Piazza San Pietro al Santo Padre e il telegramma di saluto.

“Totus tuus ego sum Maria”



Santità,beatissimo Padre

Questo motto racchiude lo slancio e la gioia di una totale donazione di un figlio alla madre più eccelsa, Maria la madre di Dio.
Quale Vicario di Cristo in terra, si è fatto pellegrino tra i pellegrini, come Cristo in terra di Palestina, missionario tra i missionari, come Pietro tra gli Apostoli, pastore tra il suo gregge.
Fiaccola ardente come esempio di fede viva sulla via del calvario. Santo Padre,
Lei con la sua voce paterna ci fa risentire la voce di Cristo in terra.

Questa campana che le presentiamo perché sia da Lei benedetta, faccia eco alla sua voce per invitare i fedeli ad unirsi nella preghiera e nella Chiesa, corpo mistico di Cristo.
Santità il gruppo alpini di Solbiate e Valle Olona, accompagnati dal loro parroco,
Rev. don Angelo Porro, come pellegrini, umilmente si prostrano ai suoi piedi per chiedere la sua
Santa Apostolica benedizione.

Roma 21 settembre 1983



Il Santo Padre dopo aver benedetto, la campana e il gruppo, ha  rivolto, a tutti noi, parole di invito alla preghiera per il suo apostolato in terra, puntualmente registrate dal buon Aldo e ci inviava questo messaggio:



Sua Santità Giovanni Paolo II di cuore imparte l’Apostolica  benedizione al Gruppo  Alpini “ Valle Olona” e auspica che i rintocchi della loro campana alimentino ogni giorno la fede e la preghiera di tutti i fedeli della valle.

Dal Vaticano, 21 settembre 1983

+ Antonio Maria Travia

        



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